I cani sono straordinariamente vicini agli umani. Gli unici animali che vivono con noi e non solo accanto a noi. (Irenäus Eibl-Eibesfeldt – Etologo)
Per rimanere nel campo dei migliori etologi, e “sfruttare” i loro studi e conoscenze, non posso non nominare anche Mark Bekoff.
(consigli per gli acquisti: Nella mente e nel cuore dei cani)
Mark spiega molto bene perché è fondamentale soffermarsi su come i cani siano simili a noi umani.
Cercare di cogliere le similitudini fra umani e cani è, probabilmente, il modo migliore per capirli e ci aiuta di sicuro a creare relazioni migliori oltre che a trattarli nel modo migliore possibile.
Ma quali sono le similitudini che ci fanno affermare che I cani sono straordinariamente vicini agli umani?
Alcune “sensazioni” sono, di fatto, uguali:
- l’esigenza di essere apprezzati
- l’avere paura
- il sentirsi insicuri
- il beneficiare dell’essere confortati
Altre sono “solo” simili ma con dimensioni differenti: umana per noi umani e canina per loro:
- l’esigenza di una vita soddisfacente
Amare i cani, trattarli bene e quindi dare peso alla frase iniziale: i cani sono straordinariamente vicini agli umani, vuol dire riconoscere e rispettare gli aspetti che hanno in comune con noi umani ma anche e soprattutto riconoscere, rispettare e soddisfare la loro dimensione canina.
I cani che vivono nelle nostre famiglie, li abbiamo ormai umanizzati (pure troppo a volte) ma dobbiamo metterci bene in testa che non sono umani. I nostri amati amici a quattro zampe hanno un proprio modo di comunicare, persino un loro codice di condotta.
I cani sono straordinariamente vicini agli umani
ma hanno motivazioni proprie della loro dimensione, e cioè quella canina.
Se osserviamo i loro comportamenti, ve ne saranno alcuni che non riusciamo proprio a capire e altri che comprendiamo maggiormente. Poi ci saranno comportamenti che non notiamo affatto, e magari altri ancora che pensiamo di capire ma non è vero. Sicuramente i cani hanno alcuni comportamenti che “ci vanno bene” e altri che “ci disturbano”, o addirittura non sopportiamo.
In molti casi la questione la chiudiamo affermando che “l’umano sono io, quindi decido io”. Se ciò che sta facendo il mio cane mi piace lo può fare, altrimenti no e stop.
Dal mio punto di vista però non è proprio così, o per lo meno non dovrebbe esserlo. Mi spiego meglio: i cani sono esseri viventi non oggetti, e quindi portano con se comportamenti che per loro sono naturali. La convivenza con un cane inizia dall’amare e apprezzare la sua natura di animale, reprimere i comportamenti insiti nella sua dimensione canina, non è una soluzione accettabile.
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